Generalmente si pensa che le espressioni del nostro volto, la nostra postura, il nostro linguaggio corporeo siano un prodotto delle nostre emozioni. Se siamo tristi, piangiamo. Se siamo allegri sorridiamo. Se siamo impazienti, picchiettiamo le dita sul tavolo. In effetti, il linguaggio del corpo è la manifestazione esterna dei nostri pensieri e della nostra attitudine.
Questa, comunque, è solo una faccia della stessa medaglia: la mente influenza il corpo e, in ugual misura, il corpo influenza la mente.
Fai un esperimento: assumi un’espressione corrugata e mantienila per un po’, tendi i muscoli facciali, stringi la mascella. Noterai che, dopo qualche minuto, il tuo stato comincerà a mutare e inizierai a sentirti irritato e infastidito. Allo stesso modo, passa qualche minuto appoggiando la testa sul palmo della tua mano e vedrai che inizierai a sentirti assonnato.
Questo significa che, quando ti accorgi che stai andando verso il negativo, puoi usare il tuo corpo per invertire la rotta e adottare un’attitudine positiva.
Ecco cosa intendo con “sorridi al dolore“.
Il sorriso è un chiaro indice di ottimismo e benessere. Imparare ad usare l’ironia e sorridere nei momenti difficili, non solo aumenta la tua energia, ma anche ti permette di instaurare uno stato emotivo senza dubbio più funzionale per individuare alternative e soluzioni vincenti. Fai questa considerazione: è impossibile sentirsi sconfitti e impotenti mentre si sta sorridendo.
La situazione è difficile, la pressione pesante e la performance ne sta risentendo? SORRIDI!
Buon allenaMente 😉
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