Da quando ero bambina ho un’attitudine piuttosto competitiva e il motto “l’importante è partecipare” non mi è mai piaciuto molto.
Negli anni, tuttavia, mi sono accorta che voler vincere a tutti i costi può diventare davvero stancante e, a volte, può essere uno degli ostacoli più importanti verso la vittoria stessa. Devi essere sempre al meglio, sempre al top, non puoi permetterti di sbagliare e quando lo fai, anche se l’errore non è poi così grave, ti sembra di aver fatto qualcosa di irreparabile e che tutto il mondo ti stia indicando come un perdente. Un po’ alla volta perdi fiducia nelle tue abilità e nel tuo talento e vedi gli altri più bravi di te, nonostante i tuoi sforzi. Lotti e ti interstardisci sempre di più, con l’unico risultato di sentirti frustrato e sopraffatto.
Ti sei mai trovato in una situazione simile? Pessima situazione davvero.
Per fortuna ho incontrato sulla mia strada il coaching e la prospettiva è cambiata completamente.
Il coaching, in definitiva, è un allenamento: ti prepari, ti alleni, e usi naturalmente ciò che hai preparato e allenato. Semplice no?
Il cervello umano è intelligente: è capace di elaborare stimoli e informazioni, misurare dati e agire in modo del tutto innato. Nel 1897 il dr. G. Stratton ha condotto uno studio davvero interessante, utilizzando quelli che chiamò “occhiali invertitori”, occhiali cioè che consentono a chi li indossa di percepire il mondo come se fosse capovolto. Mettendoli, vedeva il soffitto in basso e il pavimento in alto e, dopo un po’ di tempo, iniziò a percepire questo capovolgimento anche nei suoi arti. Il cervello, dunque, stava rispondendo ai nuovi segnali visivi in modo inconscio. Fantastico!
L’allenamento ti permette di passare dalla “competenza conscia” alla “competenza inconscia”; la tua fiducia nell’abilità innata del tuo cervello ad agire di conseguenza è la chiave per fare magie.
Just Do It, proprio come recita la pubblicità!
In effetti, quando sali in bici per farti un giro non hai bisogno di pensare consciamente a ciò che stai facendo, i gesti vengono spontaneamente e naturalmente. Ciò significa che, una volta che ti sei allenato, puoi semplicemente agire gustandoti il processo.
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