Se non impari dai tuoi errori, cosa sbagli a fare?
I Numeri 1 odiano perdere, ma quando capita, invece di abbattersi e arrendersi, usano la sconfitta per migliorare, crescere e rialzarsi ancora più forti di prima.
Un esempio?
Sabato 16 Giugno si è corsa la Supermaratona dell’Etna da 0 a 3000m. Un percorso di 43 km, dei quali gli ultimi 12 su terreno lavico con un dislivello di 1000m. Tra i partecipanti il 2 volte campione mondiale della 100km e già vincitore delle 2 passate edizioni di questa gara, Giorgio Calcaterra, l’ultramaratoneta Lorenzo Trincheri, e Emanuele Zenucchi, vincitore di 41 maratone, il Numero 1 che ho scelto come mio running coach.
Obiettivo di Zenucchi era vincere la gara, stabilire il nuovo record e fermare il cronometro sul tempo spettacolare di 3:30:00. Obiettivo decisamente motivante, attraente e, viste le sue caratteristiche fisiche e tecniche, raggiungibile.
Partito forte, ha subito fatto il vuoto dietro di lui, mantenendo la testa della corsa fino al 30° km. Mi ha raccontato che attorno al 27° km ha iniziato a sentire un dolore al ginocchio sinistro che lo ha costretto a rallentare. Preso e superato da Trincheri e Calcaterra, consapevole di non poter continuare a spingere come previsto e centrare l’obiettivo stabilito, ha sperimentato un grave momento di crisi, crisi che comunque non gli ha impedito di continuare e tagliare il traguardo.
La classifica finale ha visto vincitore Trincheri, seguito da Calcaterra. Terzo gradino del podio per Emanuele. Triste? Demotivato? Avvilito?
Niente di tutto questo! Sicuramente ha odiato non riuscire a portare a casa il suo risultato e, tuttavia, le sue parole sono state “Se non sbagli come fai a sapere cosa devi fare?”
Ha dichiarato che l’anno prossimo sarà nuovamente al via di questa gara che, nonostante tutto, gli è piaciuta tanto e sono certa che questa volta sarà una vittoria su tutti i fronti 😉
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